L’appuntamento mensile con il mondo della ricerca.
Il calendario delle conferenze ACME annovera egittologi e specialisti provenienti dal mondo della ricerca archeologica, universitaria e museale.
Le conferenze intendono in tal modo offrire al pubblico un panorama di primo ordine sullo stato degli studi e sulle ultime novità del settore, costituendo un’occasione
d’incontro formativo sia per il mondo universitario, sia per il pubblico di appassionati, oltre a rappresentare un ragguardevole punto di riferimento per la vita culturale della città di Torino.
Scarica il Programma ACME 2017-2018 (pdf 3Mb)
DOVE E QUANDO
Sala Valfrè, ore 18.00-19.30 | Ingresso da Via Accademia
delle Scienze 11 a partire dalle 17.30.
Le conferenze sono aperte al pubblico e ad accesso libero.
“Il Libro dei Morti di Merit”
Dott. Enrico FERRARIS | Museo Egizio
Lunedì 29/10/2018 | ore 18.00-19.30
Sala Conferenze Museo Egizio
Oltre al “Libro dei Morti” di Kha, rinvenuto nel corso della sensazionale scoperta della sua tomba, nel 1906, esiste un secondo e meno noto papiro funerario, attribuito alla moglie Merit, oggi conservato a Parigi (BNF Luynes 826). Le prime notizie del papiro risalgono al 1863, quando viene donato da un nobile mecenate francese alla Bibliothèque Imperiale de France, dunque alcuni decenni prima della scoperta della tomba di Kha e Merit; questo fatto rappresenta un elemento della vicenda certamente inatteso e a tratti ancora irrisolto visto che, come racconta lo scopritore, Ernesto Schiaparelli, era sepolta sotto circa 15 metri di detriti rocciosi e, grazie a questa circostanza, era rimasta del tutto inviolata per oltre 3500 anni. Sebbene entrambi i “Libri dei Morti” siano collegati a Kha e Merit e conducano al medesimo contesto funerario, ciò nondimeno essi hanno avuto due diverse vicende storiche che presuppongono un evento, al momento ignoto, che già in epoca antica deve averli separati.
“Progetto Sekhmet: Studio della più spettacolare scenografia in pietra a Tebe Ovest.“
Dott.ssa Alessia AMENTA | Musei Vaticani
Lunedì 19/11/2018 | ore 18.00-19.30
Sala Valfrè
Il tempio funerario del sovrano Amenhotep III a Kom e-Hettan, Tebe Ovest, è il più grandioso mai costruito in età faraonica e vanta uno straordinario programma scultoreo. Il team del ‘Colossi of Memnon & Amenhotep III Temple Conservation Project’, diretto da Hourig Sourouzian, sta riportando alla luce ogni anno decine di statue in granito della dea leonessa Sekhmet. Fino ad oggi sono state recuperate circa 250 statue che avrebbero funzionato come una grandiosa scenografica di protezione per il faraone Amenhotep III.
Il Reparto di Antichità Egizie e del Vicino Oriente dei Musei Vaticani ha avviato il ‘Progetto Sekhmet’, a cui partecipa anche il Museo Egizio di Torino, per lo studio di questa straordinaria produzione di statue della dea leonessa.
“Il Serapeum di Alessandria d’Egitto, modello dei templi egiziani in Italia”
Dott. Paolo GALLO | Università di Torino
Lunedì 17/12/2018 | ore 18.00-19.30
Sala Valfrè
“Papiri e mercato antiquario: Il ruolo degli accademici nel commercio delle antichità egiziane (1835–2018)“
Dott.ssa Roberta MAZZA | Università di Manchester
Lunedì 07/01/2019 | ore 18.00-19.30
Sala Valfrè
La nascita della papirologia è intimamente collegata non solo alle scoperte archeologiche che si sono susseguite dal diciannovesimo secolo in poi ma anche al parallelo sviluppo del mercato in antichità egiziane. Attraverso la discussione di alcuni casi, la conferenza si propone di affrontare i problemi connessi con la circolazione e la pubblicazione di papiri provenienti dal mercato antiquario, soprattutto quando essi contengono famosi autori classici o testi biblici.
“Il pioniere dell’archeologia Alexander Henry Rhind e il primo scavo sistematico di una tomba egizia“
Dott.ssa Margaret MAITLAND | Musei Nazionali Scozzesi, Edimburgo
Lunedì 25/02/2019 | ore 18.00-19.30
Sala Valfrè
Alexander Henry Rhind (1833-1863) fu un archeologo scozzese tra i primi a lavorare in Egitto già nel 1856. Il suo scavo sistematico e registrazione di una tomba intatta a Sheikh Abd el-Qurna a Tebe fu la sua scoperta più significativa che ha permesso di ricostruire la storia della tomba e delle numerose sepolture in più di mille anni di riutilizzo – da quando la tomba fu costruita all’inizio del XIX secolo fino a quando fu sigillata intatta con una sepoltura familiare romana. Ora nelle collezioni dei National Museums of Scotland, si può ammirare il contenuto della tomba che comprendeva una bella coppia raffigurante un capo del Medjai e sua moglie, unici papiri funebri bilingue personalizzati datati al 9 aC, una mummia-sindone dipinta recentemente riscoperta nella collezione, e molti altri reperti.
“Dall’archivio al museo: Documenti inediti sul primo allestimento del Museo Egizio di Torino.“
Dott.ssa Giorgia CAFICI | Scuola Normale Superiore di Pisa
Lunedì 18/03/2019 | ore 18.00-19.30
Sala Valfrè
La donazione alla Regia Università di Torino da parte di Vittorio Amedeo II, nel 1723, di un nucleo di oggetti appartenenti alla collezione Savoia di antichità costituisce l’atto di fondazione del museo che fu l’antenato sia del Museo di Antichità che del Museo Egizio di Torino: il Regio Museo d’Antichità. Esso accolse infatti nelle sue sale oggetti afferenti alle culture greca, romana ed egizia e attualmente conservati presso le due istituzioni museali torinesi. Limitate sono tuttavia le notizie al momento in nostro possesso relative al Regio Museo e i reperti un tempo ivi esposti non sono mai stati individuati con precisione e nella loro totalità.
La Scuola Normale Superiore (Pisa) e il Museo Egizio di Torino sono attualmente impegnati in un progetto di ricerca che mira a colmare tale lacuna attraverso l’identificazione e la disamina delle collezioni di antichità del Regio Museo.
“Bernard Bruyère e le camere dei segreti: Una storia di burle archeologiche”
Anne-Claire SALMAS | Università di Oxford
Lunedì 29/04/2019 | ore 18.00-19.30
Sala Valfrè
Questo incontro tratterà due opere originali e personali di Bernard Bruyère. Entrambi sono ispirati ad alcune scene funerarie delle tombe di Deir el-Medina e sono state dipinte dall’archeologo direttamente sulle pareti della casa dell’IFAO in loco. Il primo dipinto, situato in una delle stanze di livello inferiore della casa, consiste in una riproduzione di una figura della tomba di Ipuy (TT 217), mentre il secondo dipinto, situato nella vecchia stanza di Bruyère, fa la parodia a una scena unica di TT 2 – TT 2B: l’imbalsamazione di un pesce. Questa parodia, poco conosciuta al di fuori della cerchia di “gente di Deir el-Medina” e studiosi francesi, è solitamente chiamata “ricetta della bouillabaisse”, e testimonia le capacità artistiche di Bruyère ma mostra un altro lato della sua personalità, più giocosa e divertente.
“L’Egitto al Museo Archeologico di Milano: Storia e nuove prospettive della Civica Collezione Egizia.“
Dott.ssa Sabrina CERUTTI | Civico Museo Archeologico di Milano
Lunedì 13/05/2019 | ore 18.00-19.30
Sala Valfrè